Il dominio di Marc Márquez continua. Dopo la straordinaria prestazione in Thailandia, il pilota spagnolo della Ducati ha vinto con autorità anche la Sprint Race del Gran Premio d’Argentina, disputata sul circuito di Termas de Río Hondo. Il campione otto volte iridato ha guidato dal primo all’ultimo giro, imponendo il suo ritmo e lasciando agli avversari solo le briciole. Sul podio, dietro di lui, il fratello Alex Márquez (Ducati Gresini) e Francesco “Pecco” Bagnaia (Ducati ufficiale), esattamente come nella Sprint e nella gara lunga in Thailandia. Un copione che inizia a ripetersi con una certa costanza e che, dopo appena due round, sta già mettendo in difficoltà gli avversari. Dopo aver conquistato la pole position con un giro incredibile in 1’36.917, Marc Márquez ha avuto un avvio impeccabile. Scattato perfettamente dalla prima casella, lo spagnolo ha subito imposto il proprio ritmo, chiudendo la porta agli attacchi del fratello Alex. Nei primi cinque giri, Alex ha provato a tenere il passo del maggiore dei Márquez, restando a pochi decimi di distanza, ma senza mai trovare lo spazio per un attacco deciso. Con il passare dei giri, Marc ha progressivamente aumentato il ritmo, accumulando un margine di sicurezza fino al traguardo. Bagnaia, invece, ha avuto una partenza discreta, riuscendo a sopravanzare Johann Zarco (Honda) alla prima curva, ma da quel momento la sua gara è stata in salita. Il campione del mondo in carica ha provato a rimanere agganciato ai due fratelli Márquez, ma senza successo: a metà gara il distacco era già di oltre un secondo, e alla bandiera a scacchi il suo ritardo da Marc era di quasi quattro secondi. Un dato allarmante per Bagnaia, che in questa prima fase del campionato sembra faticare più del previsto nel confronto con il nuovo compagno di squadra. Uno dei risultati più sorprendenti della Sprint è stato il quarto posto di Johann Zarco. Il pilota francese, passato alla Honda ufficiale dopo il ritiro di Marc Márquez dalla casa giapponese, sta dimostrando di poter ottenere risultati solidi con la RC213V. Dopo la deludente stagione 2024, la Honda sembra aver fatto qualche passo avanti. Seppur lontana dalle Ducati, la prestazione di Zarco conferma che la casa giapponese può ancora dire la sua. Anche Joan Mir, ottavo al traguardo, ha mostrato segnali di ripresa. Oltre alla tripletta Ducati, la Sprint Race ha evidenziato alcune difficoltà per gli altri
costruttori. Aprilia, che nel 2023 e 2024 si era dimostrata in grado di lottare per la vittoria, ha chiuso con il sesto posto di Marco Bezzecchi, mentre Miguel Oliveira (Trackhouse Aprilia) e Lorenzo Savadori (Aprilia) sono finiti entrambi a terra. KTM, considerata la possibile rivale della Ducati in questa stagione, ha visto Pedro Acosta chiudere solo nono, mentre Brad Binder è caduto dopo un contatto con Morbidelli al primo giro. Yamaha, infine, continua a soffrire. Il miglior piazzamento è stato il decimo posto di Fabio Quartararo, lontanissimo dai primi. Dopo la Sprint di Termas de Río Hondo, la classifica del Mondiale inizia a prendere una piega chiara: Marc Márquez è già in fuga. Con questo ritmo, il nuovo pilota Ducati rischia di trasformare la stagione in un monologo. Pecco Bagnaia, atteso come il grande rivale, dovrà reagire in fretta per non perdere contatto. Oggi si correrà la gara principale del GP d’Argentina, con una distanza maggiore rispetto alla Sprint e più punti in palio. Sarà l’occasione per vedere se qualcuno riuscirà a spezzare l’egemonia di Márquez o se lo spagnolo continuerà a dettare legge. La risposta arriverà presto. Ma una cosa è certa: Marc Márquez è l’uomo da battere.

